La resilienza è quella capacità che ti permette di affrontare il cambiamento. Per esempio, il cambiamento improvviso. Oppure una serie di eventi che rendono te, il tuo team o la tua comunità del tutto vulnerabili.
In un contesto di rischio ambientale, il cambiamento improvviso non è mai un evento positivo. Tuttavia, una differenza concreta e ragionevole tra fronteggiare una crisi e affrontare un rischio è dovuta a una diversa qualità di gestione in questi due casi distinti.
Quando gestisci una crisi stai affrontando qualcosa di completamente inatteso. Significa che stai prendendo decisioni e guidando azioni senza avere un idea chiara di cosa fare, o di come le cose andranno a finire. Tutto questo ha un effetto negativo sulla fiducia nei tuoi confronti da parte di chi ti sta accanto. Non solo: ha anche un impatto enorme su tutto ciò che possiedi a livello professionale: beni materiali, relazioni, considerazione.
Quando gestisci un rischio, invece, sei tu al comando. Hai lavorato in anticipo per controllarlo, questo rischio, e qualsiasi sarà l’esito, sai esattamente cosa fare, quando farlo e come mettere al sicuro i tuoi colleghi e i tuoi collaboratori.
unico modo per non essere colto alla sprovvista in uno stato di crisi ha strettamente a che fare con alcune scelte importanti: quella di non sottovalutare i rischi e quella di attivarsi proprio quando quei rischi sono meno attesi.
La resilienza è un processo, non è un prodotto. Comprendere in quale livello del processo ti trovi è cruciale ora per i tempi che verranno.
Se pensi al tuo territorio, alla tua istituzione, alle tue attività e alla tua comunità oggi, pensa anche a quanto puoi già considerarti resiliente.
Pensaci bene: sai affrontare il cambiamento climatico?